Descrizione
La prima notizia riguardante la Plebs de Ragonea risale al 1247 ed è contenuta in un documento del Patriarca Bertoldo di Andechs (1218-1251), nel quale sono elencate tutte le pievi appartenenti all’Arcidiaconato Superiore. In un catalogo del 1442 la giurisdizione della Pieve si estendeva sulle seguenti località: villa di Pignan, villa di Albazzana (attuale Villanova di San Daniele), villa Farre, villa di Villuzza; verso la metà del XVI secolo il vicario della Villa di San Giacomo si appropriò del titolo in modo esclusivo, riservando alla parrocchia di San Pietro solo quello di cappellano, perdendo così il diritto di matricità e dando inizio ad una serie di controversie legali che si conclusero nel 1693 con una nuova spartizione del territorio: la Pieve di San Pietro, oltre al Castello, ebbe Villuzza, mentre il resto del territorio restò sotto il vicario di San Giacomo.
Verso il 1905 la Pieve iniziò a cadere in rovina poiché si decise di costruire una nuova chiesa al centro del paese. A partire da quella data, l’edificio fu oggetto di continue spogliazioni: venne rimossa la gradinata d’accesso, smantellata completamente la copertura, spogliata di tutti gli arredi sacri, come il fonte battesimale opera della scuola del Pilacorte (sec. XVI), oppure l’altare intitolato alla Santa Spina.
Prima del terremoto il presbiterio era separato dall’aula dall’arco trionfale, a destra entrando c’era la navata costruita nel 1526 con tre volte a crociera, vele e costoloni riuniti al centro da conci in pietra e sostenute da archi a ogiva di tradizione tardo-gotica. Gli scavi archeologici condotti in questi ultimi anni hanno identificato quattro fasi evolutive della chiesa.
Modalità d'accesso
Accesso al piano terra, ingresso è in piano rispetto alla strada, possibilità d' ingresso per tutti.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2023, 23:38